Varie
Con il badile in mano
Ho vissuto a lungo la montagna come un luogo ideale.
La marra, la pala e le bitte. L’ eterna lotta dell’uomo per levar le razze, le ceppaie di castagne, il soppedisano dove mettere la farina dolce.
Poi, come un bambino che appena sveglio si stropiccia gli occhi, ho dovuto guardar bene tutto.
Ho visto la morte arrivare tra prugni e meli. L’ho vista passare tra la quercia e i castagni, senza far rumore, per non farsi accorgere. S’è portata via tutti, uno dopo l’altro:vecchi e bambini, donne chine sulla minestra, uomini nel pieno delle forze e persino il cane sdraiato nell’aia.
Poco alla volta, muovendo un pò la terra, vien fuori la verità della vita.
Tratto da Erbacce/Per una botanica dell’Anima libro in fase di scrittura.
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